E Tu Slegalo Subito | Il report dell’incontro del 13 febbraio a Bergamo per ricordare Elena Casetto
E Tu Slegalo Subito | Campagna nazionale per l’abolizione della contenzione promossa dal Forum Salute Mentale
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Il report dell’incontro del 13 febbraio a Bergamo per ricordare Elena Casetto

Il report dell’incontro del 13 febbraio a Bergamo per ricordare Elena Casetto

Il 13 febbraio 2020, a sei mesi dalla morte di Elena Casetto, la giovane donna di 19 anni morta nel SPDC di Bergamo legata al letto e trovata carbonizzata, si sono incontrate a Bergamo, presso l’Associazione Mutuo Soccorso, i primi firmatari della campagna …e tu slegalo subito, l’Urasam Lombardia e il Forum delle associazioni per la salute mentale di Bergamo.

Abbiamo ricordato Elena con la lettura della sua poesia Terra de Bandidos, vincitrice di un premio letterario, interpretata dall’attrice Adriana Dossi. Presente all’incontro la madre di Elena, che ha rivissuto con noi i momenti in cui le hanno comunicato la terribile morte della figlia e che ha ribadito la sua richiesta di verità e giustizia.

Hanno partecipato all’incontro e sono intervenuti anche Camilla Morelli per il Forum delle associazioni per la salute mentale di Bergamo, Valerio Canzian per l ’ Urasam, Giovanna Del Giudice e Valentina Calderone per la campagna …e tu slegalo subito, Annalisa Colombo della Cgil di Bergamo, Stefano Cecconi della Cgil nazionale, Maria Bagnis dell’Arci Bergamo, Grazia Zuffa del Comitato nazionale di Bioetica, Franco Corleone già Garante delle persone private della libertà della Regione Toscana, Giovanni Rossi e Domenico Tancredi per gli SPDC no restraint, Zico Perani Forum salute mentale Brescia, Edda Adiansi per il Tavolo della Salute di Bergamo, Gianluigi Postini di LiberaMente Lovere, Rocky Gemeletti ferroviere , Antonella Calcaterra Camera penale Milano, Pietro Barbetta Università di Bergamo. Don Virginio Colmegna della Campagna Salute Mentale Milano e Fabrizio Starace Società italiana di Epidemiologia sono interventi via Skype.

Tutti gli interventi hanno ribadito la necessità di partire dalla morte di Elena per chiedere un radicale cambiamento nella presa in carico delle persone con sofferenza mentale nel solco della  Legge 180 e della Costituzione. Per dire basta alla contenzione, pratica violenta fino alla morte, e degradante per chi la subisce e chi la attua. Per il diritto ad una rete di servizi nella comunità capace di prendersi carico e supportare le persone con problemi di salute mentale e i loro familiari. Perché da Bergamo prendano avvio iniziative in tutto il Paese per costruire “città libere da contenzione”.

È stata inoltre confermata da tutti la data del 2 aprile 2020 per l’evento pubblico a Bergamo “Città libere da contenzione. Insieme si può”. All’iniziativa hanno già aderito numerose associazioni che operano nell’ambito della salute mentale e dei diritti umani, operatori, intellettuali, docenti universitari, rappresentanti istituzionali e politici. Sono stati invitati il Ministero della Salute, il Comune di Bergamo, l’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo, l’ASST Bergamo Est, l’ASST Bergamo Ovest, l’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo, l’assessorato al Welfare della Regione Lombardia, la Conferenza delle Regioni e l’ANCI.

 

Giovanna Del Giudice, Valerio Canzian, Camilla Morelli

 

Qui l’appello “Città libere da contenzione” con le adesioni aggiornate al 15 febbraio 2020.